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mercoledì 20 giugno 2012

20 giugno 1987......

Non so come iniziare questo post, ma la data che ho scritto nel titolo mi riporta indietro di 25 anni.................quando io e Giampiero ci siamo sposati.
Quanto il tempo passato...i giorni, i mesi , gli anni se ne sono andati così in fretta, il tempo di dire: "Sì lo voglio".  Mi emoziono ancora pensando a quel giorno quando, scesa dalla macchina che mi ha portato davanti alla Chiesa, mentre sto per salire le scale, alzo lo sguardo e vedo Giampiero che mi aspetta in cima e io scoppio a piangere, e il fotografo mi riprende dicendo: "Ma adesso no!, così rovini tutto!"
La vita a due è cominciata allora e poi sono nate Alessandra e Marta e la strada è continuata, a volte con salite ripide e difficili, a volte con strade tranquille in mezzo a campi di grano e a volte in discese sulle quali correre sereni.
Non so cosa ci riserverà il futuro, la consapevolezza che abbiamo è quella di vivere il presente in ogni suo istante sapendo che possiamo contare uno sull'altro, ma con una libertà che ci apre agli altri.
Sabato ho festeggiato con alcuni amici questo anniversario e ho regalato loro delle bomboniere che rimangono uniche perché personalizzate e per le quali devo assolutamente ringraziare Francesca, che con i suoi tutorial e con i suoi consigli mi ha dato modo di poterle confezionare.
Vi posto le foto e vi lascio anche il brano scoperto casualmente e che ho riportato sui biglietti che accompagnavano i sacchettini.








« Sarete insieme in eterno; sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni, sarete insieme anche nella silenziosa memoria di Dio. Ma lasciate che vi sia spazio nel vostro essere insieme, lasciate che i venti del paradiso danzino tra voi.
Amatevi l’un l’altro ma non fate dell’amore una catena: lasciate invece che vi sia un mare in movimento tra i lidi delle vostre anime. Cantate, ballate insieme e siate gioiosi, ma lasciate che ognuno sia solo. Anche le corde di un liuto sono sole, eppure formano la stessa musica. Datevi i vostri cuori ma non per possederli, perché solo la mano della vita può contenere i vostri cuori. State in piedi insieme, ma non troppo vicini, perché le colonne del tempio stanno separate e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro ».

Da "Il profeta" di Kahlil Gibran

Un saluto a tutti, Amalia





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